
NO A QUALUNQUE DDL SUL SUICIDIO ASSISTITO. LE SENTINELLE SI PREPARANO A SCENDERE IN PIAZZA IN TUTTA ITALIA
30 Settembre 2025Nell’ormai prossimo autunno il Parlamento discuterà la legge sul cosiddetto fine vita, o meglio sul suicidio assistitito, o forse sarebbe meglio ancora dire sull’omicidio del consenziente, perché si “assiste ad un suicidio” quando accidentalmente per strada si vede un disperato buttarsi sotto un tir, quando lo si aiuta a togliersi la vita si sta collaborando alla sua morte.
Sentinelle in piedi è una resistenza di persone che vegliano su quanto accade nella società denunciando ogni tentativo di sminure l’uomo e distruggere la nostra società. Scendono in piazza quando la libertà d’espressione è minacciata, quando il matrimonio è attaccatto,quando i bambini diventano un diritto, quando l’essere umano è violato nella sua natura maschile e femminile. Possono stare a guardare ora quando il Parlamento sta per cancellare con un colpo di penna l’inviolabilità della vita? Possono stare a guardare quando il legislatore deciderà che ci sono delle vite di serie A e delle vite di serie B? Quando dirà che in alcuni casi il “suicidio assistito” è lecito perché la tal persona è malata, debole, fragile, non degna? Certamente no.
In questo momento in Parlamento c’è chi propone una legge “restrittiva”, ossia che limiti il perimetro del suicidio assitito a pochi, rarissimi casi. La storia ci insegna però che quei “pochi e rarissimi” sono solo il forellino in una diga che in poco tempo crollerà. Ma soprattutto quali sono quelle vite, “poche e rare”, che possiamo sacrificare? Ce ne è forse anche solo una che vale meno delle altre?
E’ giunta l’ora di tornare in piazza.
Vegliando in piedi per un’ora, per non piegarci al pensiero unico, leggendo un libro come antidoto alla superficialità del mondo, un’ora per prenderci il tempo della profondità che la vita frenetica ci vuole togliere, in silenzio per far emergere la voce di chi non ha voce, in piazza per riprenderci lo spazio che il potere ideologico pensa di poter occupare.
Sappiamo che questa legge tocca quanto di più faticoso ci possa essere, il dolore, il dolore nostro, di una persona cara, il dolore inguaribile, il dolore che non ha come fine la guarigione, conosciamo la fatica, il dolore e le lacrime che vivere in questa situazione costa, ma siamo convinti che la morte provocata non sia la risposta. Che un malato meriti compagnia dalle persone care, che dallo stato meriti la cura, i supporti, gli aiuti che si deve a ogni persona. Che se uno Stato uccide chi soffre, sta uccidendo se stesso.
Sappiamo che la Corte Costituzionale sta pressando affinché il Parlamento legiferi ad ogni costo, sappiamo che è una spinta che arriva da lontano, sappiamo che molti di coloro in Parlamento – anche tra le fila della maggioranza – potrebbero essere a favore di una legge simile, ma sappiamo anche che si può resistere, sappiamo che si può dare battaglia, anche politica, in molti modi, se la Corte sfida il Parlamento, il Parlamento (espressione dei cittadini) sfidi la Corte (composta da 15 persone non elette) ! Il Governo si faccia sentire e non permetta che una legge del genere passi sotto questa legislatura, chi ha a cuore la vita di ogni cittadino e di questo Paese si alzi in piedi.
Noi ci prepariamo a farlo in piazza, per svegliare le coscienze di chi non sa cosa sta accadendo, per ricordare a noi per primi che non è possibile stare a guardare.
Se non vuoi restare indifferente, contattaci per organizzare una veglia nella tua città.
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Comunicato 01/2025 – 19 Agosto 2025